… è il limite che ci rende riconoscibili
e insieme rappresenta l’orizzonte della nostra esistenza,
un orizzonte da oltrepassare e estendere di volta in volta…
Mario Mazzeo, 1998
Il confronto con la sordità pone domande complesse e coinvolgenti.
Nel tempo abbiamo imparato che non esiste una risposta che va bene per tutti. Occorre innanzitutto saper ascoltare: ascoltare i racconti delle persone sorde, ascoltare gli interrogativi dei genitori che non sanno come rapportarsi col bambino sordo e che si trovano da soli a districarsi in un coacervo di informazioni contrastanti, lacerati da emozioni ambivalenti e dubbi angoscianti.
Vogliamo partire dall’ascolto per mettere a disposizione le nostre diversificate professionalità, costruire una rete di strumenti operativi e momenti di riflessione.
Vogliamo continuare a confrontarci con i diversi bisogni ed esigenze delle persone sorde delle loro famiglie.
Vogliamo offrire consulenza e sostegno ai genitori, formazione operativa e aggiornamento agli insegnanti e ai logopedisti.
Vogliamo realizzare buone prassi, progetti e iniziative che alimentino le occasioni di condivisione, nutrano il desiderio di bellezza e conoscenza delle persone sorde favorendone benessere psicologico e realizzazione umana e professionale.
Vogliamo lavorare insieme per costruire strumenti ecologici di intervento, di abilitazione linguistica e comunicativa, di trattamento psicoterapeutico. Strumenti che tengano conto della complessa e sfaccettata realtà della persona sorda nel contesto ambientale di riferimento.
Vogliamo rappresentare un nodo di scambio e confronto all’interno di un’ampia rete di conoscenze, nel rispetto delle differenze e delle scelte individuali.
Non vogliamo convincere bensì condividere «in scienza e coscienza» almeno parte delle nostre competenze ed esperienze professionali e nello stesso tempo continuare a imparare e scoprire nuovi percorsi.
Non vogliamo negare il limite bensì estenderlo e oltrepassarlo per rendere più ampio anche l’orizzonte della nostra esistenza.